Leatherface: La vera storia di “Non Aprite Quella Porta”
1 Giu, 2020 - Cinema,Immortal Section
“Non Aprite Quella Porta” detta anche “The Texas Chain Saw Massacre” è una fortunata saga cinematografica horror che vede come protagonista il sanguinario Leatherface.
In pochi sanno però che la storia raccontata è realtà e che gli orrori visti sulla pellicola sono stati realmente commessi da Ed Gein, il vero Leatherface.
Il macellaio pazzo di Plainfield
Edward Theodore Gein, detto anche il killer del Wisconsin, è considerato uno dei peggiori serial killer non solo americani, ma anche mondiali. Ed Gein non fu un “semplice” killer, non si limitò ad uccidere tante persone ma si stima abbia occultato circa 20 tombe per svolgere atti di necrofilia e squartamento.
Inoltre come ci dice il nome, egli era solito costruire delle maschere con la pelle delle sue vittime per poi indossarle. Come si vede anche nei film infatti, Gein iniziò col martoriare gli animali e solo dopo passò alle persone.
Ad alimentare la sua follia ci furono una madre irremovibile, grande lavoratrice ma fanatica della religione, e un padre violento ed alcolizzato. Fin da piccolo Ed creò un legame ossessivo con la madre che leggeva assiduamente la Bibbia e ogni giorno gli ricordava l’immoralità del mondo, quasi come se le persone al di fuori del loro nucleo familiare non fossero degne di vivere perché impure.
A 10 anni Ed ebbe un orgasmo nel vedere un maiale macellato dai genitori e una volta venne sorpreso dalla madre mentre si masturbava nella vasca da bagno. Fu allora che lei gli afferrò i genitali chiamandoli la “maledizione dell’uomo” e lo immerse nell’acqua bollente per punirlo. Augusta arrivò addirittura a far promettere ai figli di rimanere vergini.
Crescendo Ed ebbe inevitabilmente problemi anche ad interfacciarsi con il sesso e le ragazze. L’autoerotismo e gli atti sessuali erano condannati e tutte le donne al di fuori della madre erano viste come delle poco di buono. In seguito, anche i problemi e l’educazione ricevuta alimentarono nei suoi compagni di scuola l’istinto di isolarlo e prenderlo di mira.
Le reliquie e i trofei di Ed Gein
La follia alimentata per anni sfociò solamente con la morte della madre e del fratello. Da allora Ed “macellò” tante vittime per poi essere arrestato solamente nel Novembre del 1957 per sospetto omicidio di Bernice Worden.
Il vero orrore emerse solamente quando la polizia entrò nella casa di Ed. Vennero ritrovate ossa umane usate come arredamento, pelle umana usata per fare strumenti musicali, vestiti e tappeti, teste di donna mozzate appese come quadri, crani umani utilizzati come ciotole. Durante l’interrogatorio Ed negò di essere necrofilo e rivelò di aver represso la sua sessualità a causa della madre e dei suoi insegnamenti, egli infatti avrebbe voluto cambiare sesso dopo la morte della madre Augusta.
Lo stesso gesto di indossare pelle umana può essere visto come una forma di travestitismo malsano. In più si pensava che Ed avesse creato un vestito da donna da indossare per assumere le sembianze della madre.
Leatherface nella cultura popolare
Nonostante le varie inesattezze presenti nei film, la figura di Leatherface riesce a comunicare i disagi e gli orrori che realmente commise Ed Gein. Soprattutto negli ultimi adattamenti, il killer rappresentato sullo schermo si avvicina molto di più a quello reale.
Ed Gein muore il 26 Luglio del 1984 e ad oggi la fama del “Macellaio Pazzo” ancora non si estingue. A lui sono stati dedicati 8 film ufficiali ma anche film come “Psycho” e “Il silenzio degli Innocenti” sono liberamente ispirati alla sua storia. Anche la figura di Bloody Face in “AHS Asylum” è ispirata a lui.
Ad oggi la sua storia, le sue azioni e la sua motosega ci perseguitano e continuano ad emergere non solo come riferimenti nel cinema ma anche nella musica e nella cultura popolare statunitense.
Cover image source playconer.it
Tag: chainsaw edgein Horror horrormovie killer leatherface nonapritequellaporta realstory serialkiller themadbutcher thetexaschainsawmassacre