Gretel & Hansel: Review del nuovo film horror
22 Ago, 2020 - Cinema,Immortal Section

Dopo mesi e mesi di attesa, la cinematografia sembra aver iniziato una lenta ripresa inaugurata dalla nuova uscita del film horror “Gretel & Hansel” di Oz Perkins. Alla base del film possiamo riconoscere l’effettiva favola dei Fratelli Grimm…ma scavando più a fondo si entra in un vortice di simboli e allegorie ben più profonde e perturbanti.
Per prima cosa vorrei puntualizzare che nonostante l’interessante e agghiacciante trailer rilasciato, “Gretel & Hansel” non è un semplice horror che ruota attorno al soprannaturale, basato su numerosi jumpscares e imbottito di clichè anzi, si è dimostrato un film horror non convenzionale molto più vicino a film come “The Witch” di Eggers piuttosto che ad altre pellicole del suo genere. Con questa premessa quindi, “Gretel & Hansel” potrebbe non corrispondere al vostro ideale di film horror commerciale ma potrebbe rientrare a far parte di quei film di nicchia molto più rappresentativi ed inquietanti.
L’estetica e le ambientazioni
Come precedentemente detto, questo film si presenta più come un horror concettuale e non convenzionale. L’epoca e il tempo in cui si svolge la vicenda sono indefiniti, come se questa favola gotica fosse sospesa nel tempo e nello spazio per far emergere il suo tratto più onirico ed emblematico.
La visione distorta della vicenda e delle ambientazioni traspare anche dalle inquadrature e va ad intrecciarsi con una estetica gotica, cupa e grottesca. Le figure taglienti, il tetto sbilenco e stretto…tutto ciò che viene rappresentato risulta ipnotico e il senso di inquietudine che se ne ricava si riflette non solo sui personaggi ma anche sulla casa stessa, luogo simbolico e perturbante, sul sapiente utilizzo degli spazi, sulle luci e sulle musiche.
La luce e il colore bianco vengono usati sapientemente per creare scene agghiaccianti. In una favola dark ci si aspetterebbe di trovare malevole figure che attendono nell’ombra, ma in questo caso non è solo il nero che rende cupe le ambientazioni ma anche i colori chiari. La luce che nonostante in genere sia associata alla bontà, in questo caso contribuisce forse anche di più nel creare scenari e inquadrature disturbanti.
Alcune scene speculari, la fotografia e la musica sono molto curate e si amalgamano bene all’aura del film. Questo immaginario espressionista e contorto può essere ricondotto a film storici come “Nosferatu” e “Il Gabinetto del Dottor Caligari” dove elementi paralleli si intrecciano per dar vita a forme inconsuete ed estremamente moderne a volte. Dove realtà e favola non hanno limiti e si mescolano continuamente per dar vita ad un bellissimo horror d’atmosfera.
I personaggi di “Gretel e Hansel”
Nel ruolo della protagonista ritroviamo una bravissima e bellissima Sophia Lillis mentre nel ruolo della strega ritroviamo la caratterista Alice Krige che già da sola basta per reggere tutto il film e renderlo spaventoso.
Gretel sembra inizialmente essere la buona ma come in ogni film che si rispetti, nulla è facile come sembra. La caratterizzazione e le azioni dei personaggi non sono per nulla scontati e seppur siano preimpostati in un contesto fiabesco, vengono percepiti come molto più complessi e profondi.
La cattiva in questione non è cattiva e basta, non è piatta e ingiustificata ma anzi è un villain molto convincente e bene articolato. Le sue motivazioni possono essere addirittura capite ma non accettate ovviamente, e la sua influenza sulla bambina sembra essere allo stesso tempo negativa e positiva.
Lo stesso percorso di Gretel è emblematico. Inizialmente lei e il fratello vengono catapultati in una realtà spietata dove non sia ha un’effettiva crescita ma solo pura sopravvivenza. Solo in seguito guardando il film verremo guidati verso un finale aperto e verso nuove prospettive. Solo alla fine vedremo tutta la strada compiuta dai due bambini e l’effettiva crescita maturata. Gretel stessa scoprirà un potenziale oscuro ma terribilmente allettante che la porterebbe sulla strada del male, ad abbandonare il fratello per abbracciare le sue potenzialità represse.
Anche in questo senso il bene e il male si intrecciano e non restano nitidi, proprio come nella vita reale. La strega stessa dovrebbe rappresentare il male ma…diventa come un mentore per la bambina. La strega non vuole il male per Gretel, anzi vorrebbe che diventasse una donna forte, indipendente e realizzata nonostante i sacrifici da affrontare…non l’ennesima donna con un potenziale e una femminilità castrata e condannata dagli uomini. Gretel in questo senso non sarebbe succube e asservita al potere della strega ma ben conscia delle difficili scelte da fare, non sarebbe una vittima bensì una sorta di apprendista ed erede.
Simbologia, cannibalismo e oscurità
I simboli e gli elementi magici sono ricorrenti all’interno di questa fiaba gotica ma a volte sono nascosti e vaghi. Ogni dialogo e inquadratura sono studiati per intrecciarsi perfettamente, per questo vi consiglio sempre una seconda visione.
Anche il tema del Cannibalismo come forma di appropriazione del potere carnale e sacrale è molto presente. Questa continua fame fisica da parte di Hansel ( percepito come pura carne da macello ed elemento di ostacolo sacrificabile) e fame di conoscenza da parte di Gretel ( quasi noncurante della provenienza del cibo mangiato e quasi disposta ad accettare il sacrificio come forma di innalzamento e acquisizione di potere/sapere/conoscenza di sé).
Altro personaggio emblematico è il Cacciatore, personaggio positivo e speculare alla strega ma come guida per Hansel. Tutto il film gioca su questa specularità donna-uomo…la strega in quanto donna potente, coraggiosa e indipendente fa da tutore per Gretel ( potere, realizzazione e ambizione femminile come elemento negativo) mentre il Cacciatore ( ideale di semplicità, bontà e arrendevolezza come elemento positivo) svolge un ruolo di riferimento per Hansel. Sono dunque le cose semplici e quotidiane, le maniere accomodanti a dover essere accolte mentre gli ideali di realizzazione femminili sono visti come mortali e malevoli?…ci sono tanti modi per interpretare il film e i suoi messaggi.
Considerazioni finali di “Gretel & Hansel”
Termino con dire che questa piccola fiaba grottesca dal finale fin troppo affrettato è stata davvero una bella rivelazione. Consiglio la visione e aggiungo che il fatto che sia una vicenda che fa riflettere anche giorni dopo dimostra come sia effettivamente un prodotto di nicchia e di qualità come non se ne vedevano da un po’.
Fonte immagine di copertina fr4med.it
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