Dietro le quinte de “Il Mistero di Sleepy Hollow”

3 Nov, 2020 - Cinema,Immortal Section

Dietro le quinte de “Il Mistero di Sleepy Hollow”

“Il mistero di Sleepy Hollow” è un film di Tim Burton uscito nel 1999. Come in ogni film di Burton avventura, horror e fantasia si mischiano per dar vita a personaggi gotici e paesaggi contorti. Il cast stellare, i vari premi vinti e l’atmosfera da brividi hanno contribuito ad innalzarne la fama e nel tempo è diventato uno dei film più gettonati per la notte di Halloween!

Nella mente di Tim Burton

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Via pinterest.com

Durante le varie interviste fatte al cast è emerso quanto Burton sia effettivamente coinvolto in ogni suo progetto. A detta dei suoi collaboratori ogni composizione, colore, movimento di macchina e dettaglio sono personalmente pianificati per dar vita ad un immaginario contorto e dark.

Una “Gotica Sensibilità” e un entusiasmo che contagiava tutti i collaboratori e che faceva amare a tutti i momenti passati sul set. Inoltre essendo Burton un artista a 360° che si esprime attraverso disegni, immagini e colori potete facilmente intuire che lavorare con lui potesse diventare un’esperienza molto gratificante ma anche molto difficoltosa proprio per la minuzia e la personale passione con la quale era coinvolto.

Nel film ritroviamo tantissimi volti noti e cari come Johnny Depp che per l’occasione studiò molto il modo di recitare ed esprimersi dei personaggi dei vecchi film horror.

Teste mozzate ed altri effetti speciali

Per creare le teste mozzate sono stati fatti i calchi del viso per ogni attore e in seguito sono state dipinte a mano per avere un effetto iperrealistico. Per barba, peli e capelli gli effettisti hanno utilizzato appositi strumenti per poterli applicare uno ad uno sulle teste interessate in modo che sembrasse che crescessero in modo naturale da sotto la pelle. Anche per i denti bisognava fare un calco a parte e andavano riprodotti sulla base di quelli veri degli attori. Inoltre, cosa non da poco, nella parte mozzata all’interno della testa andavano riprodotti in maniera anatomicamente perfetta trachea, spina dorsale e muscoli.

Una delle cose che più caratterizza Tim Burton è anche una sorta di ironia un po’ macabra ma molto caratteristica. Anche in questo caso ha voluto lasciare il segno e fare in modo che le teste roteassero prima di cadere. I truccatori hanno quindi sviluppato dei rig che comprendevano spalle e testa meccaniche. Inoltre per simulare una vera caduta di un corpo morto, gli effettisti hanno creato dei manichini che avessero dei magneti nelle giunture. Questi magneti venivano poi disattivati in sequenza per far cadere il manichino prima in ginocchio come farebbe un corpo reale.

Per quanto riguarda il trucco del Cavaliere invece sono state scelte delle lenti sclera bluastre e si è voluto intervenire sui denti per farli sembrare più aguzzi. Nelle scene dove non aveva la testa invece sono intervenuti in CGI. Lo stuntman delle scene di combattimento usava un cappuccio blu che veniva poi rimosso in postproduzione e per ultima cosa veniva applicato il famoso colletto facente parte del costume.

La paura dei cavalli del cavaliere senza testa di Sleepy Hollow

folklore tim burton
Via Pinterest

Questa è una delle tante chicche su “Il mistero di Sleepy Hollow”, sapevate infatti che Christopher Walken ha paura dei cavalli? Ebbene si, per le scene dove andava a cavallo la crew ha dovuto ricorrere ad un cavallo meccanico. Ma non un cavallo meccanico qualsiasi ma il cavallo meccanico usato nel film “National Velvet” del ’44 e cavalcato da Elizabeth Taylor!

Questa enorme carcassa di metallo era ancora in buone condizioni e per questo è stata poi messa a nuovo per poterla riutilizzare. Gli effettisti hanno creato il cavallo effettivo, il rivestimento esterno, e con l’aiuto del reparto di animatronica hanno creato una testa radiocomandata. Occhi, labbra e orecchie si muovevano a comando ed era possibile fargli uscire del fumo dalle narici!

Il set del bosco e del villaggio di Sleepy Hollow

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Via Pinterest

Il set del villaggio è stato creato da zero in 3 mesi. Inoltre prima di girare gli addetti si sono occupati di popolarlo con oche, mucche e pecore! Il tutto è stato creato sulla base dell’estetica di Burton ed è poi stato demolito una volta finite le riprese.

E se per il villaggio di Sleepy Hollow hanno scelto un set all’aperto, per il bosco hanno optato per un set al coperto. Tutti gli alberi e il centrale “Albero della morte” sono stati scolpiti sempre a grandezza naturale ma con un twist burtoniano. Tutto il bosco doveva comunicare un senso di morte, presagio e avvelenamento che fosse in linea con il cattivo che vi abitava.

Il set del bosco quindi si trovava in interna per manipolare vento, nebbia e condizioni atmosferiche…cosa che non sarebbe stata possibile all’esterno. Nonostante il set fosse molto grande, per gli inseguimenti vi era comunque un percorso circolare da fare per fare in modo che vi fosse fluidità tra le scenografie e che tutti gli stunt fossero fatti in sicurezza in un ambiente altamente controllato.

Anche il mulino che vediamo nel film è stato costruito in esterna e le sue pale sono state modellate per assomigliare ad ali di pipistrello! Insomma un film dalle infinite peculiarità, perfetto per grandi e piccini e tecnicamente realizzato molto bene per l’epoca. Un grande cult che mischia folklore e romanticismo gotico, da non perdere!

Fonte immagine di copertina bloody-disgusting.com

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